29 Dicembre 202428 Marzo 2025Gli Antichi Romani a tavola: Dove Come Quando Nella foto: Pompejanum, replica idealizzata di una villa romana, Aschaffenburg, Germania by Carole Raddato da Francoforte, GermaniaAntichi Romani a tavolaLa giornata degli antichi romani iniziava presto la mattina e le ore erano regolate dall’orologio solare. La prima colazione era a base di pane, carne e formaggio. A mezzogiorno erano preferiti pasti leggeri. Alle 16 circa, dopo una eventuale sosta alle terme pubbliche, veniva consumata la cena, che era il pasto principale. Era composta da piatti sostanziosi: olive, nocciole, noci, datteri e altra frutta, lenticchie, piselli, orzo e grano, zuppe, piatti di pesce o carne cotti alla griglia o al forno. Il vino era molto apprezzato: veniva diluito in acqua fredda o calda, o bevuto puro (merum), oppure arricchito con miele o altro.bibliolab.it, Romani a tavola, ricette di ApicioIl pasto dei Romani I pasti dei Romani erano lojentaculumilprandiume lacena.Lo “jentaculum”, lo spuntino della mattina e il “prandium”, quello del mezzogiorno, erano i pasti frugali consumati in piedisine mensa.Il pasto principale, tuttavia, era la cena (…)Dove Usualmente i Romani mangiavano seduti su uno sgabello, di rado , a tavola, nella maggior parte dei casi incucinaaccanto al fuoco se faceva freddo (…)Come Il “triclinium” era il luogo adibito ai pasti dai Romani(…)Quando I Romani si alzavano presto, alle prime luci dell’alba(…)Le cene famoseIl cibo, perno sul quale era incentrata l’oziosa vita dell’aristocrazia romana..(…)Il pasto dei legionari Il pasto dei legionari durante le marce non doveva essere molto abbondante(…)Il pasto degli schiavi Gli schiavi che vivevano nelle aziende agricole venivano sottoposti a severa disciplina..(…)Gli oggetti La ceramica veniva utilizzata per la fabbricazione divasellame dacucina(…)Le ricetteApicio e le sue ricetteGli ingredientiI vini Il vino aveva un’importanza particolare per i Romani in quanto era la bevanda più amata(…)Curiosità: Un vino chiamato “Pino Lieto”, sarebbe stato descritto daPlinio il Vecchio (I secolo d.C.)nella sua Naturalis Historia, come “non dolce abbastanza per essere buono” e quindi non particolarmente apprezzato dagli antichi romani che amavano il vino molto dolce. Questo vino potrebbe essere il progenitore dell’odierno Pignoletto dei Colli Bolognesi (Emilia), ma non sembra esserci alcun riscontro di tale dizione nell’opera del poeta latino. Potrebbe, invece, derivare dalla tipica forma dell’acino, simile ad una piccola pigna. Vincenzo Tanara, nel suo trattato “Economia del Cittadino in Villa” del 1674, fa cenno ad “Uve Pignole”, coltivate nelle colline della provincia bolognese, ritenendole poco adatte alla produzione di vino.Il pane Il farro, assieme ai legumi e le verdure fu alla base della alimentazione dei Romani(…)Il menù di oggibibliolab.it, Romani a tavola, ricette di ApicioRicetta per i giorni nostri del Conditum Paradoxum (vino speziato) dell’antica RomaAntica Roma. Ricetta del vino MULSUM con volgarizzamento e note del 1852.Antica Roma. Ricetta del CONDITUM PARADOXUM con volgarizzamento del 1852. Pompejanum, idealized replica of a Roman villa, Aschaffenburg, Germany (14370612912).jpgRelated Posts:Curry di uova sode e lenticchieII. ABEMUS IN CENA, menù dell’antica RomaZuppa rustica con salsicciaI. ABEMUS IN CENA, menù dell’antica RomaZuppa di farro con castagne e orzoColazione « alla buona » da « Altre ricette di…Bocconcini di salmone serviti con lenticchie e…III. ABEMUS IN CENA, menù dell’antica RomaLiquore di noci acerbe (NOCINO) di Petronilla per… ANTICA ROMA bevande Antica Roma menù Antica Roma pietanze Antica Roma Antichi Romani a tavolaricette degli antichi romaniricette dell'antica roma