19 Gennaio 202526 Marzo 2025Salsa de cren, salsa al rafano, ricetta in dialetto friulanoSalsa al rafano Ricetta in dialetto. “Friuli in bocca” 1978Salsa di cren Dalla radice grattugiata macinata e ridotta in pasta, con l’aggiunta di aromi come aceto, pangrattato, mela ed eventualmente un po’ di zucchero, si ottiene una salsa piccante che viene accompagnata ad affettati, carni bollite, carni alla griglia, roast-beef, pesce affumicato, uova e altre pietanze.«Grattugiate una radice secca di “cren”: circa 100 gr. Mettete in un tegamino una noce di burro poi vi fate rosolare 50 gr. di pangrattato. A fiamma moderata aggiungete il “cren” grattugiato, un cucchiaino di senape in polvere e due cucchiaini di zucchero. Mescolate bene col cucchiaio di legno prima di aggiungere una cucchiaiata di aceto e una di brodo. Fate bollire un poco.»Salsa al rafano Ingredienti e dosi per 4 persone:50 gr. di radice fresca di cren (rafano),4 cucchiai di ottimo aceto bianco (di buon sapore, ma non aromatizzato),2 cucchiai rasi di zucchero,sale.Preparazione:Lavate la radice di cren, che deve essere fresca e non troppo dura; raschiatela grattugiatela, mettetela in una ciotola con lo zucchero, un pizzico di sale e l’aceto bianco non aromatizzato. Amalgamate molto bene il tutto con un cucchiaio di legno, quindi versate la salsa in una salsiera.Salsa al rafano La barbaforte, chiamata anche rafano rusticano, rafano tedesco, o crenLa radice del rafano ha un sapore dolce, leggermente piccante e soprattutto fortemente aromatico e balsamico (si avverte decisamente nelle vie respiratorie e causa lacrimazione).Il rafano è usato, nella cucina tradizionale della Basilicata, per la preparazione della cosiddetta rafanata materana, in cui il rizoma grattugiato fresco è unito a formaggio pecorino, uova sbattute, prezzemolo e pepe nero per la preparazione di una frittata alta circa un decimetro, ricca pietanza tipica del periodo di Carnevale.In Italia è diffusa soprattutto nel Triveneto, in particolar modo in Friuli-Venezia Giulia e in Provincia di Treviso, e la salsa prende il nome di cren (o kren).Il rafano crudo è il condimento principe dello ‘Ndrupp’c, o “intoppo”, il ragù tipico della città di Potenza: viene grattugiato fresco, direttamente sul piatto di ragù appena preparato, in aggiunta al formaggio, e subito portato in tavola. Utilizzato il tal modo viene ironicamente definito dai Potentini “u tartuf’ d’i pov’ròmm” (trad. “il tartufo dei poveri”; letteralmente, “il tartufo dei poveri uomini”).Nella provincia di Potenza è utilizzata anche la foglia per aromatizzare minestre a base di verza. Viene anche utilizzato per creare un surrogato del wasabi Nella cucina triestina, il rafano grattugiato fresco è usato come condimento essenziale per gli antipasti a base di prosciutto cotto in crosta di pane o di prosciutto cotto tipo “Praga”.Si usa, in particolar modo, nella cucina ebraica, in quelle tedesca, austriaca, ungherese ed Est europea.Radice di rafano (cren, barbaforte)Horseradish and dill sour cream (43129541132).jpg File:Hren (Horseradish) (25443687854).jpgSalsa al rafano Related Posts:PATINAM APICIANAM, pasticcio apiciano, l'antenato…Carré di maiale affumicato con i crautiConiglio in umido, con carne macinata, alla maniera toscanaZuf oppure Patugoi o anche Pestarei co a zuca,…Stufato di manzo alla mela cotognaMele alla bonne femme. Fagottini di mele, Boulettes…Consigli di Petronilla: Presentare le portate 1Abbinamento Formaggi e frutta seccaJota, minestra di fagioli con crauti e patate ANTIPASTI e CONTORNI CUCINA ITALIANA FIORI, VERDURE ed ERBE DI CAMPO FRIULI VENEZIA GIULIA RAGù, condimenti, SALSE RICETTARI. LIBRI e RIVISTE DI IERI cren o barbafortemaionesesalsa al crensalsa al rafanosalsa al ribes