27 Gennaio 202523 Febbraio 2025Mustaceos di Catone, focaccine al mosto degli antichi romaniFoto by Carole Raddato from FRANKFURT, Germany, che ringrazio.Mustaceos di Catone, focaccine al mosto degli antichi romaniMarcus Porcius CatoDE AGRI CULTURAII a.Ch.n./I a.Ch.n.[121] Mustaceos sic facito. Farinae siligneae modium unum musto conspargito. Anesum, cuminum, adipis P. II, casei libram, et de virga lauri deradito, eodem addito, et ubi definxeris, lauri folia subtus addito, cum coques.Realizza le focaccine al mosto in questo modo. Intridi un moggio (modio) di farina con il mosto, aggiungici anice, cumino, due libbre di grasso, una libbra di cacio e della corteccia grattugiata di alloro, quando avrai impastato e dato la giusta forma, cuoci sopra foglie di lauro.ANTICA ROMALibum di Catone, la focaccia al formaggio degli antichi romani historicalitaliancooking.home.blog Ingredienti e dosi 500 gr. di farina bianca di grano50 gr. di strutto25 gr. di Formaggio (vaccino, di pecora o di capra che erano tutti utilizzati a Roma antica)una dozzina di foglie di alloromosto d’uva vecchio di 2-3 giornicuminoaniceLe dosi sono adattate, mantenendo le proporzioni della ricetta. Un modium (moggio o modio) romano corrispondeva a 8¾ litri.Unità di misura romanePreparazionePreparate il mosto deraspando l’uva e pestandola, facendo attenzione a non schiacciare troppi semi, per evitare che il mosto diventi amaro. Rimuovete le bucce dell’uva e lasciate il mosto a riposare per 2-3 giorni.Pestate nel mortaio anice e cumino, poi il formaggio. Lavorate l’impasto aggiungendo farina bianca di grano, le spezie, il formaggio e lo strutto, versando il mosto un po’ per volta. Se il formaggio non è abbastanza salato, aggiungete un pizzico di sale. Lasciate riposare l’impasto per una notte.Ora formate dei panini della stessa dimensione delle foglie di alloro e infine lasciate riposare per almeno mezz’ora.Mustaceos prima della cottura con sotto le foglie di alloroMettete i panetti, con sotto le foglie di alloro, nel forno per 20-30 minuti, a seconda della dimensione.In ultimo servite ancora caldi con spezzatino di carne bovina o di maiale, faraona o un piatto di fave.Queste focaccine si mantengono bene per un paio di giorni. Conservatele ben coperte senza togliere le foglie di alloro per non disperdere il profumo.Storia dei mostaccioliLa parola è molto antica e deriva dal latino “mustaceum”, che indicava una focaccia dolce tra i cui ingredienti figurava il mosto d’uva cotto su foglie di lauro. Non meraviglia la straordinaria diffusione dei mostacciuoli su tutto il territorio nazionale: essi ci riportano direttamente alle origini della nostra storia. Per tradizione, il mostacciuolo era offerto ai convitati al momento della partenza, un ultimo segno di attenzione all’ospite che si congedava.La prima descrizione dei “mustacei” ce la dà Catone nel “De Agricoltura”, col suo stile asciutto ed essenziale.Li citano pure Giovenale e Cicerone, che addirittura li usa nel famoso detto: “laureolam in mustaceo quaerere” ossia “ottenere la gloria a buon mercato”. Una torta nuziale dell’antichità era detta “mustaceus” e veniva preparata con farina, mosto e abbondante aggiunta di cannella.Nel corso dei secoli la preparazione di questi dolcetti si è arricchita di numerosi ingredienti, sempre variati e parecchi trattati ne danno descrizioni così complicate da farci rimpiangere la semplicità della ricetta romana.Il Corrado (XVIII sec.), ne indica tre diverse preparazioni, i ricettari ottocenteschi ne offrono numerose versioni.Oggi, praticamente quasi ogni regione italiana ha elaborato una propria ricetta di mostacciuoli, quelli più vicini alla tradizione antica sono, probabilmente, gli abruzzesi, a base di farina, miele e mosto ben cotto; i pugliesi, che però utilizzano il cotto di fichi al posto del mosto ed i ben noti “mustazzola” di Ragusa (Sicilia), preparati all’antica, con farina, vin cotto e poi irrorati di miele fuso e mandorle tritate.In passato si mangiavano per le feste di Natale ed erano particolarmente richiesti per festeggiare l’anno nuovo; oggi si trovano in pasticceria, durante tutto l’anno. taccuinigastrosofici.it Mustazzoli salentiniMustacei (Must rolls), Cato, De Agricultura 121 (23224826363).jpg Mustacei (Must rolls), Cato, De Agricultura 121 (23762612401).jpg Mustacei (Must rolls), Cato, De Agricultura 121 (23735988002).jpg Mustacei (Must rolls), Cato, De Agricultura 121 (23224826363).jpg Ciotola di mustazzoli.jpgRelated Posts:Libum di Catone, la focaccia al formaggio degli…In Haedo vel Agno, come cucinare capretto e agnello…Aper ita conditur, come cucinare il cinghiale…Globi (globus, globulos) di Catone, le frittelle di…II. ABEMUS IN CENA, menù dell’antica RomaI. ABEMUS IN CENA, menù dell’antica RomaIII. ABEMUS IN CENA, menù dell’antica RomaPATINAM APICIANAM, pasticcio apiciano, l'antenato…Salse e condimenti dell’antica Roma. ANTICA ROMA FRUTTA MEDIOEVO. RINASCIMENTO Pane, focacce PANI, FOCACCE SEC. 1600,’700, ‘800, RISORGIMENTO focacce con il mostofocacce di catonemostacei di catonemostaceos di catonemosto d'uvapane con il mostopane dell'antica roma