3. Tagliatelle con stridoli, pancetta affumicata e pecorino

Tagliatelle stridoli pancetta 

Romagna

La Silene rigonfia è molto ricercata in gastronomia (con il nome di grisol, strigoli, stridoli, carletti, strisci, scrissioi, sciopit o sclopit, sciopetin, cuiet in Piemonte e nell’Appennino Umbro Marchigiano meglio noti come concigli), fra le migliori erbe commestibili, ma solo prima della fioritura poi le foglie basali diventano troppo coriacee. Si mangiano sia crude, sia cotte (come gli spinaci), in risotti, minestre, ripieni, ravioli e frittate: hanno un sapore dolce e delicato.

Tagliatelle stridoli pancetta 

Tagliatelle con stridoli, pancetta affumicata e pecorino

• 400 gr. di tagliatelle

per il sugo:

• 500 gr. di stridoli,
• 400 gr. di pancetta affumicata a dadini,
• 2 scalogni,
• pomodorini o polpa di pomodoro q.b.,
• sale e pepe,
• mezzo bicchiere di vino bianco,
• 1 noce di burro,
• pecorino grattugiato q.b.

Preparate le tagliatelle. Pulite gli stridoli staccando le foglioline e lavateli bene.

In una padella capiente rosolate la pancetta affumicata tagliata a dadini. Aggiungete gli scalogni tritati e lasciate imbiondire. Versate il vino e fatelo evaporare.

Tagliate alcuni pomodorini in quattro parti ed aggiungeteli al sugo, oppure aggiungete la polpa di pomodoro. Mettete gli stridoli e cuoceteli, mescolando, per almeno 10 minuti o fino a che non sono appassiti (rilasceranno molta acqua quindi caleranno molto di volume).

Mentre il sugo cuoce lessate le tagliatelle, scolatele e passatele nella padella con il sugo. Mescolate bene. Lasciate riposare per qualche minuto e servite spolverizzando sopra il pecorino grattugiato

Trebbiano di Romagna, Verduzzo (Veneto), Orvieto Classico (Umbria)

Tagliatelle stridoli pancetta 

 Tagliatelle stridoli pancetta