8 Aprile 202512 Aprile 2025Culurgiones ogliastrini con sugo di pomodoro e pecorinoCulurgiones ogliastriniSardegnaLe minestre della cucina SardaFra le minestre sarde più tipiche vi sono gli agnellotti, che in Sardegna vengono preparati in vari modi secondo le regioni e cambiano nome da una regione all’altra. A Sassari si chiamano “culurzones”, a Nuoro “culurjiones”, a Cagliari “culingiones“. Si tratta sempre di una pasta simile a quella dei ravioli, riempita con un tipico impasto di pecorino freschissimo, ancora gocciolante di latte, di spinaci, di uova e di pecorino stagionato o parmigiano. Questi agnellotti sardi sono di dimensione un po’ superiore a quella dei comuni agnellotti della Penisola. Tipici i ravioli di patate, in cui il solito ripieno è sostituito da una farcia di patate lessate, passate e insaporite con cipolla soffritta nel burro, pecosrino grattugiato e mentuccia tritata.L”frègula” è una specie di “cuscuccu” che ricorda quello arabo. I “malloreddus” sono gnocchetti di semolino, uova e zafferano, di misura piccolissima, lessati in acqua salata e conditi col sugo e col pecorino grattugiato.Culurgiones ogliastriniI Condimenti della cucina SardaI condimenti più comunemente usati in Sardegna sono lo strutto ed il lardo, in particolar modo nelle province di cagliari e di Nuoro, mentre in quella di Sassari si usa preferibilmente l’olio insieme con il burro, che tuttavia non fa mai parte della cucina più tipica. Si usa anche il grasso di prosciutto e, per gli arrosti, si ricorre con larghezza alle erbe aromatiche, specialmente al mirto, di cui è ricca l’isola e con cui si farciscono agnelli, capretti e lepri.Enciclopedia della donna 1965Culurgiones ogliastriniI culurgiònis (nome in lingua sarda, detti anche culurgiònes, culurjònes, culijònis, culurzònes, in italiano culurgiòne o culurgiòni) sono una pasta ripiena (di tipo raviolo) della Sardegna, conosciuti anche come angiulotus, cioè agnolotti. Con questo nome si intende sia la versione a base di patate, pecorino e menta, specialità culinaria tipica della subregione barbaricina dell’Ogliastra, sia altre che nel resto dell’Isola adottano ricette diverse, come quella della Gallura, che aromatizza il prodotto con scorza di limone o aranciaQuesta pasta ripiena della tradizione sarda veniva preparata come ringraziamento alla fine del raccolto del grano, ecco spiegato perchè la chiusura a spiga; veniva donata in segno di stima, rispetto e amicizia.La ricetta originale è di @assaggidisardegna – sardegnainblog.itIngredienti per 40 culurgiones, per 4 persone250 gr. di semolato rimacinato130 gr. di farina 00160 ml. di acqua tiepidaun cucchiaio di olio evosale qbper il ripieno700 gr. circa di patate rosse14 gr. di menta fresca140 gr. di formaggio pecorino fresco120 gr. di pecorino stagionatomezza tazzina da caffè di olio evo2 spicchi d’aglioPreparazionePreparate la farcia (il ripieno) dal giorno primaFar insaporire per una giornata l’aglio nell’olio. Far cuocere le patate in acqua abbondante e schiacciarle ancora calde. Unite il formaggio grattugiato e la menta avendo cura di mescolare molto bene. Aggiungete l’olio insaporito eliminando l’aglio e lasciate riposare mezza giornata.Preparare l’impastoI)n una spianatoia impastate farina, acqua e sale e un cucchiaio di olio. Lavorate energicamente tutti gli ingredienti sino ad ottenere una pasta liscia e senza grumi. Avvolgete l’impasto con pellicola affinchè non induriscaPreparare i culurgionesPreparate delle sfoglie sottili di pasta e – con un tagliapasta o un bicchiere – ritagliate delle sfoglie rotonde. Preparate quattro o cinque sfoglie tonde per volta – se la pasta diventa dura non chiude a regola d’arte – ed in ognuna di esse deponete una porzione di farcia grande quanto una noce (imparerete in fretta a regolarvi). Procedete quindi alla classica chiusura a spiga.Ho cercato un tutorial e ho trovato questo video nella pagina di sardegnainblog.itLa chiusura a spiga dei culurgiones.è la cosa più difficile da imparare, servono un poì di manualità e pratica, ma alla fine è un processo alla portata di chiunque. Questa chiusura tradizionale permette di essere certi che questo saporitissimo raviolo di patate e pecorino, non si apra durante la cottura.Lessate i culurgiones in abbondante acqua salata per circa 5 o 6 minuti e conditeli.Come condire i culurgiones:IN BIANCO: conditi con olio extravergine d’oliva e pecorino. Oppure con Olio evo e bottargaAL SUGO: Poomodoro fresco, basilico e abbondante pecorino grattugiatoVinoL’abbinamento più azzeccato e fisiologico per i culurgiones è quello di un vino sardo tipico come il tannico Arruga Carignano del Sulcis o il Vermentino di Gallura con note di cedro e timo e frutta secca, in grado di compensare il piatto ricco e pulire il palato.Abbinamento vino e culurgiones, i consigli – xtraWine BlogCulurgiones ogliastriniCulurgiones ogliastrini frittiCulurgiones ogliastriniRelated Posts:Culurgiones ogliastrini frittiSarde a beccafico, ricetta in dialettoPasta cu finucchieddi e sardi, Pasta con le sarde…Sarde fritte e marinateMangiari di SAN GRUGNONE in RomagnaRavioli con sugo di cipolle rosseRavioli con rosolacci e formaggio di fossaRavioli al sugo bianco di porcini senza pannaConsigli di Petronilla: Presentare le portate 1 CUCINA ITALIANA Enciclopedia della Donna 1965 NATALE, CAPODANNO, EPIFANIA PASQUA 20 aprile 2025 Pasta ripiena; cappelletti, tortelli, ravioli, tortellini ... 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